La cd. “Sindrome di Quirra” identifica non soltanto “una serie di morti sospette e casi di tumore riscontrati in numerosi militari e civili della zona di Quirra, ma – secondo quanto evidenziato in sede di costituzione di parte civile davanti al Tribunale di Lanusei dagli avvocati Giacomo Doglio e Roberto Peara – esprime anche il senso di una stato di paura che ha condizionato e condiziona quanti hanno lavorato all’interno del Poligono ovvero abitano o hanno abitato o frequentato abitualmente le aree ad esso antistanti.
Si tratta – secondo la tesi prospettata dalle parti civili – di soggetti sanitariamente a rischio, seriamente coinvolti sul piano emotivo di fronte all’angoscia di un gravissimo rischio personale, peraltro poi concretizzatosi per alcuni soggetti proprio attraverso patologie tumorali di origine scientificamente “sospetta”.
Nel documentario, a partire dal minuto 27, un intervento di Articolo 2 Associazione Avvocati, sul problema degli indennizzi.
Avv. Giacomo Doglio
buona sera,desidero sapere se un OSS con contratto pubblico che presta servizio in ospedale in un reparto di assistenza 24 su 24,l’OSS che vuole fare la notte può essere esonerato o l’azienda ha l’obbligo di farle fare?
In linea generale, se la struttura in cui presta servizio opera h24, l’OSS, come del resto ogni altro lavoratore, dovrà obbligatoriamente rispettare l’organizzazione dei turni e, quindi, se richiesto e sempre che non ricorrano le condizioni di esonero previste per legge (ad esempio, titolare dei benefici previsti dalla L. 104/1992, madre o il padre convivente -uno dei due – di un bambino minore di 3 anni; lavoratrice o lavoratore unico affidatario di figlio con età minore di 12 anni, ecc.) eventuali prescrizioni limitative disposte dal Medico Competente, dovrà svolgere la sua attività anche nella fascia oraria notturna.