RISOLVO PROBLEMI
La citazione, liberamente tratta da Mr. Wolf (Harvey Keitel) di Pulp Fiction, l’ultimo capitolo della “trilogia pulp” di Quentin Tarantino, in qualche modo (anche se per la verità ognuno ha il suo), sintetizza il “mestiere” dell’avvocato, chiamato, per l’appunto, a risolvere il problema del proprio cliente.
La soluzione del problema richiede una sinergia tra avvocato e cliente.
La cooperazione tra cliente e avvocato è, infatti, essenziale per definire esattamente la situazione giuridica da affrontare: raccogliere tutte le informazioni (e i documenti) sul caso, verificare che le stesse siano corrette (e i documenti rilevanti), non dare nulla per scontato, pianificare l’attività da svolgere, tenere informato il cliente in modo puntuale anche in merito ai rischi e ai costi della lite, quando non sia possibile prevenirla, costituiscono i capisaldi del rapporto di collaborazione.
Poi ovviamente a ognuno il suo, e per rendere un doveroso omaggio alla citazione, una volta definito il problema, l’avvocato sarà chiamato a risolverlo proprio come farebbe Winston Wolf.
IL METODO DI LAVORO
Il mio approccio al caso da trattare e risolvere non può prescindere da un rapporto di collaborazione con il cliente.
Non è sufficiente scrivere che il mio studio, forte dell’esperienza maturata sul campo in quasi vent’anni di professione e di un’ininterrotta attività di studio e formazione, è in grado di offrire al cliente servizi legali che spaziano dalla consulenza all’assistenza nell’ambito del contenzioso del lavoro e civile in ogni stato e grado del processo, all’assistenza nei procedimenti di mediazione e in quelli di natura disciplinare, se non partendo dalla premessa iniziale.
Per rispondere in modo efficace e puntuale alle esigenze del cliente, quindi, anche quando, in relazione alla complessità e/o alla particolarità del caso trattato, la difesa imponga un approccio di tipo multidisciplinare, è necessario che il cliente sia protagonista nel senso anzidetto e per esserlo deve essere adeguatamente informato sul lavoro da svolgere, sui possibili rischi che il “suo” caso presenta, sulle spese che dovrà affrontare.
SUL DOVERE DI INFORMARE
L’avvocato e il cliente, il più delle volte, non parlano lo stesso linguaggio e l’utilizzo di termini tecnici può produrre una distanza fisiologica che il professionista ha il dovere di colmare proprio per creare quella sinergia che è alla base del successo della relazione.
L’informazione deve essere, dunque, adeguata alla tipologia di cliente ed è il professionista a doversi impegnare per eliminare ogni possibile distanza. E’ per questa ragione, del resto, che il dovere di informare assume una particolare importanza anche sotto il profilo deontologico.
L’art. 27 del Codice Deontologico stabilisce che l’avvocato, quando assume l’incarico professionale, deve, tra l’altro, informare il cliente:
delle caratteristiche dell’incarico
dell’importanza del suddetto
delle attività da espletare, con la precisazione delle ipotesi di soluzione
della prevedibile durata del processo
degli oneri ipotizzabili
AREE DI ATTIVITA'
L’attività dello studio legale Doglio si concentra nei diversi settori del diritto civile e del lavoro, sia contenzioso che stragiudiziale. Talvolta il caso da trattare richiede l’intervento di un team di avvocati/consulenti che collaborano sulle pratiche che coinvolgono svariati aspetti del diritto e diverse specializzazioni.
“Io sono inferiore a qualsiasi uomo
i cui diritti calpesto sotto i piedi”
– Horace Greeley
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